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DL Bollette: una panoramica delle principali misure

di Redazione
Il cosiddetto DL Bollette, ossia il decreto-legge 19/2025 è stato convertito nella LEGGE 24 aprile 2025, n. 60, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.98 del 29 aprile 2025 ed entrata in vigore il 30 aprile.
Durante la discussione in Aula alla Camera, finalizzata all’approvazione in prima lettura, è stato accolto, tra gli altri, l’ordine del giorno presentato da Rotelli (FdI) e altri, che impegna il Governo a individuare soluzioni per la cosiddetta congestione virtuale della rete elettrica. Le misure dovranno essere coerenti con gli obiettivi europei di decarbonizzazione, i target regionali di burden sharing e la distribuzione equa delle fonti rinnovabili (va ricordato che gli ordini del giorno sono meri atti di indirizzo e dunque non sono vincolanti per il Governo).
Sempre alla Camera, in fase di esame in Commissione era stato inizialmente presentato un emendamento sul tema da parte dei Relatori, poi ritirato su richiesta del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin, che ha espresso l’intenzione di affrontare il problema in modo sistemico, includendo anche la questione della capacità fisica della rete. A questo fine, il Ministro ha annunciato in tempi brevi la convocazione di un tavolo tra MASE, Arera, Terna ed i distributori.
I contenuti principali del provvedimento
Bonus energia per le famiglie e incentivi per l’efficienza energetica
Uno degli interventi più significativi riguarda l’introduzione, per il 2025, di un contributo straordinario di 200 euro sulle bollette elettriche destinato ai nuclei familiari con ISEE fino a 25.000 euro. Si tratta di una misura una tantum, che sarà erogata nei limiti delle risorse disponibili presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali.
Sempre in tema di sostegno ai consumatori, viene anche aggiornato il cosiddetto “bonus elettrodomestici”: la legge di bilancio 2025 aveva previsto questo beneficio per l’acquisto di apparecchi ad alta efficienza energetica, ora si rinvia a un decreto interministeriale la definizione precisa degli elettrodomestici ammessi. La gestione avverrà tramite la piattaforma PagoPA, mentre Invitalia curerà i controlli.
Comunità energetiche e fonti rinnovabili
Il provvedimento interviene anche sul fronte delle comunità energetiche rinnovabili, ampliando la platea dei soggetti che possono parteciparvi. Potranno aderire, tra gli altri, anche aziende territoriali per l’edilizia residenziale, istituti pubblici di assistenza e beneficenza, consorzi di bonifica e aziende pubbliche per i servizi alla persona. Viene inoltre chiarito che le PMI, già coinvolte nella governance delle comunità, possano essere partecipate da enti territoriali.
Vengono poi introdotte regole specifiche per l’accesso agli incentivi da parte degli impianti legati a queste comunità. In particolare, si stabilisce che possano beneficiare degli aiuti anche quegli impianti che abbiano avviato l’attività fino a 150 giorni prima della pubblicazione del decreto che regola l’autoconsumo diffuso (il cosiddetto decreto CACER), anche se le comunità non erano ancora formalmente costituite.
Tutela dei clienti vulnerabili
Un’altra parte importante della legge riguarda la disciplina del mercato elettrico in relazione ai clienti vulnerabili, in vista della cessazione del servizio di maggior tutela. Il testo affida ad Acquirente Unico S.p.A. la funzione di approvvigionamento centralizzato dell’energia elettrica destinata a questi utenti, attraverso strumenti di mercato o contratti bilaterali.
È stato inoltre eliminato il termine entro cui ARERA deve disciplinare il servizio di vulnerabilità, stabilendo che questo non potrà partire prima della fine del regime di tutele graduali, e comunque non prima del 31 marzo 2027. Nel frattempo, chi non ha ancora scelto un fornitore continuerà a essere servito attraverso il vecchio regime.
Tra le novità più significative sul fronte sociale, vi è anche l’introduzione di una norma che rende impignorabile l’unica abitazione di una persona vulnerabile, nel caso in cui il debito per bollette condominiali sia inferiore a 5.000 euro. A patto che l’immobile non sia di lusso, il debitore vi risieda e non possieda altri beni immobili, il condominio potrà comunque iscrivere ipoteca giudiziale.
In aggiunta, vengono previste misure di investimento e sostegno alle famiglie e microimprese vulnerabili, finanziate attraverso il Piano sociale per il clima, in corso di definizione.
Supporto alle imprese e misure di sistema
Il decreto stanzia 600 milioni di euro per il 2025 a favore del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, utilizzando parte dei proventi delle aste delle quote di CO₂. Inoltre, ARERA potrà azzerare per un semestre una componente della bolletta (la cosiddetta componente ASOS) per le imprese con utenze in bassa tensione e potenza superiore a 16,5 kW.
È previsto anche un rafforzamento del sistema informativo energetico, attraverso il trasferimento dei dati relativi ai codici ATECO delle imprese, in modo da migliorare il monitoraggio dei costi.
Tra le semplificazioni, le imprese che gestiscono unità di produzione in sistemi semplici di autoconsumo non dovranno più necessariamente appartenere allo stesso gruppo societario. E viene aggiornata la disciplina sui contratti per differenza per la produzione da rinnovabili, che saranno assegnati tramite gare e avranno durata quinquennale.
Procedure e autorizzazioni più snelle per le rinnovabili
Il DL interviene anche sul fronte autorizzativo. Si chiarisce, ad esempio, il regime normativo per gli accumulatori elettrici termomeccanici, e si stabilisce che per impianti offshore superiori a 300 MW sarà necessaria la consultazione della regione interessata. Vengono snellite anche le procedure per piccoli impianti idroelettrici su condotte esistenti.
Viene eliminato il riferimento agli impianti agrivoltaici all’interno della procedura abilitativa semplificata.
Sul fronte del repowering eolico, gli interventi di rifacimento o potenziamento di impianti esistenti, che comportino un aumento di potenza oltre i 30 MW, rientreranno tra i progetti che devono essere sottoposti a una verifica di assoggettabilità ambientale regionale, anche se realizzati sullo stesso sito dell’impianto originario.
Inoltre, si introduce un meccanismo di incentivazione migliorata per quegli impianti a fonti rinnovabili sottoposti a repowering, purché l’incremento di potenza sia almeno del 20% rispetto alla potenza iniziale.
Infine, viene elevato il livello di priorità dei progetti a fonti rinnovabili sottoposti ad autorizzazione unica di competenza statale, includendoli tra quelli che devono essere esaminati con priorità dalla Commissione tecnica VIA-VAS, che valuta l’impatto ambientale dei progetti.
Promozione dell’energia rinnovabile
Viene previsto che il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) stipuli dei “contratti per differenza a due vie”, cioè strumenti che garantiscono stabilità dei ricavi ai produttori, ma anche un equilibrio per il sistema in caso di variazioni dei prezzi dell’energia. Questi contratti saranno assegnati tramite gare al ribasso, quindi con meccanismi concorsuali dove gli operatori fanno offerte competitive per ottenere il sostegno; regolati dal MASE, con regole operative definite dal GSE; volontari e di durata quinquennale e non saranno non saranno cumulabili con altri incentivi. Una novità rilevante è che prima di assegnare i contratti ai produttori (lato offerta), si svolgeranno gare rivolte ai grandi consumatori di energia (lato domanda). Queste imprese si impegneranno a consumare l’energia prodotta, e questo meccanismo servirà a stabilire un equilibrio tra produzione e consumo.
Inoltre, un decreto del MASE definirà come assicurare che il GSE non si trovi sbilanciato tra energia offerta e domanda, anche prevedendo garanzie a carico sia delle imprese che consumano energia sia dei produttori.
Misure fiscali e tutela dei consumatori
Il decreto introduce anche interventi fiscali mirati, come l’utilizzo delle maggiori entrate IVA derivanti dal rincaro del gas per sostenere famiglie vulnerabili e microimprese, e l’esclusione – per un periodo transitorio – dei nuovi criteri di tassazione dei fringe benefit aziendali su auto assegnate ai dipendenti.
ARERA è chiamata inoltre a rendere più trasparenti e comprensibili le offerte sul mercato libero, anche attraverso modelli standardizzati di contratto e comunicazioni semplificate ai clienti finali.
Altri interventi settoriali
Infine, il provvedimento riconosce formalmente la figura del consulente per la gestione delle utenze energetiche e telecomunicative, definendone competenze e modalità di certificazione. Si autorizza anche il MASE a servirsi del GSE per il supporto operativo alla gestione dei sistemi di accumulo, e si amplia la destinazione delle risorse del Fondo rotativo per sostenere anche istituzioni pubbliche e strutture sanitarie convenzionate.
Un contributo ulteriore è destinato anche al mondo dello sport, con 10 milioni di euro per il 2025 a sostegno delle piscine energivore gestite da associazioni e società dilettantistiche.