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Regioni e incentivi ad ospitare gli impianti rinnovabili: cosa prevede il nuovo Decreto Ministeriale?

Posted: 18 Febbraio 2025 alle 8:57   /   by   /   comments (0)

di Redazione

Il 12 febbraio è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il Decreto Ministeriale 4 dicembre 2024 n. 421 recante “Definizione di misure propedeutiche e promozionali per l’attuazione dell’articolo 4 del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181”,che è entrato in vigore il 13 febbraio.

L’articolo 4 del DL 181/2023, il cosiddetto DL Energia convertito dal Parlamento nella Legge 2 febbraio 2024, n. 11, prevedeva l’istituzione di un Fondo per “incentivare le regioni a ospitare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili” dotato di risorse per un massimo di 200 milioni l’anno per ogni anno fino al 2032, ricavate da una quota dei proventi delle aste del sistema ETS di competenza del MASE e ripartite tra le diverse regioni proporzionalmente al livello di conseguimento degli obiettivi del cosiddetto burden sharing, ovvero di potenza addizionale da rinnovabile installata al 2030.

Nel decreto recentemente pubblicato, il MASE chiarisce anzitutto che le risorse utilizzate per finanziare questo Fondo sono in realtà pari a poco più di 38 milioni di euro (€ 38.032.031). Considerata l’esiguità delle risorse a disposizione, spiega il MASE, si è ritenuto “opportuno, al fine di garantire un più equo riparto delle succitate risorse (…) prevedere un importo minimo di assegnazione per ogni Regione pari a euro 300.000,00 ed un importo massimo pari a euro 3.500.000,00”.

Le regioni che avranno a disposizione una quota maggiore di queste risorse sono Sicilia, Puglia e Lombardia (EUR 3.500.000 ciascuna), proprio perché quelle a cui è assegnato il maggior obiettivo di installazione di nuova capacità rinnovabile – rispettivamente 10.485 MW, 7.387 MW e 8.766 MW. In fondo alla lista, invece, Valle d’Aosta (€ 300.000), Molise (€ 526.377,47) e Liguria (€ 555.766,44), che dovranno sviluppare rispettivamente 328 MW, 1.003 MW e 1.059 MW di nuova capacità rinnovabile.

Il Decreto MASE chiarisce che, con tali risorse, le Regioni sono chiamate a finanziare “progetti esemplari”, ovvero “impianti per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo, che rappresentino delle buone pratiche, con particolare riferimento alla promozione di tutte le forme di autoconsumo dell’energia”. Tali progetti sono finanziabili anche se “inseriti in configurazioni di autoconsumo collettivo o comunità energetiche rinnovabili, così come definite dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, nel rispetto delle previsioni dei pertinenti meccanismi di supporto”.

I progetti finanziati dovranno inoltre rispettare alcuni particolari requisiti, quali:

a) essere realizzati da Enti pubblici su aree e superfici di loro proprietà o nella loro disponibilità;

b) prevedere un’agevolazione in conto capitale massima dell’80%;

c) assicurare un’adeguata attività di informazione e promozione dell’accettazione pubblica dello sviluppo degli impianti rinnovabili, con particolare riguardo alle iniziative che promuovono le configurazioni di autoconsumo singolo e collettivo come, ad esempio, le comunità di energia rinnovabile.

Punti specifici quali la tipologia dei soggetti beneficiari e dei progetti ammissibili saranno definiti successivamente tramite decreto del Direttore della Direzione Generale Mercati e Infrastrutture Energetiche del MASE.