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Toscana, approvato il nuovo Piano regionale per la transizione ecologica
di Emanuele Rosa
La Toscana istituisce con legge 15/2022 il Piano regionale per la transizione ecologica (PRTE).
Il provvedimento – composto da 9 articoli e che sostituirà il Piano ambientale ed energetico (PEAR) – è stato approvato a maggioranza con 22 voti favorevoli e 11 contrari, lo scorso 5 ottobre, dal Consiglio regionale.
Il PRTE è individuato come lo strumento programmatico della Regione Toscana per l’attuazione delle politiche in tema di transizione ecologica previste a livello nazionale dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). I settori di intervento del PRTE sono: a) neutralità climatica; b) economia verde, circolare e gestione dei rifiuti; c) energia pulita ed efficienza energetica; d) comunità energetiche rinnovabili; e) ecosistemi e biodiversità; f) inquinamenti, rischi ambientali e rischio sismico; g) difesa del suolo, tutela della risorsa idrica e tutela della costa. Il provvedimento prevede, tra l’altro, l’istituzione di un Comitato Scientifico per la Transizione ecologica con funzione propulsiva e consultiva rispetto alle fasi di programmazione, attuazione e monitoraggio del PRTE.
L’Assessore regionale all’ambiente Monia Monni ha affermato che la nascita del PRTE è “un nuovo e più moderno strumento per la programmazione in materia di sviluppo sostenibile […] che va a sostituire il vecchio piano ambientale ed energetico regionale aggiornandone gli obiettivi e coinvolgendo direttamente i cittadini e il mondo scientifico […] per dettare una precisa linea di azione ed ottenere risultati su un settore letteralmente vitale per tutti noi e il nostro ecosistema””.
L’Assessore Monni ha inoltre ricordato che “ci siamo dati l’obiettivo di una regione carbon neutral, per questo nel PRTE abbiamo previsto anche un sistema di contabilizzazione del bilancio emissivo della Regione per quanto riguarda i gas climalteranti, considerando sia le emissioni che gli assorbimenti. Il nuovo Piano sarà inoltre coordinato con Agenda 2030 ed utilizzerà i medesimi indicatori per monitorare lo stato di avanzamento rispetto alla sostenibilità”.
Collegato alla proposta di legge, l’Aula ha poi approvato all’unanimità un ordine del giorno in merito alle energie rinnovabili senza consumo di suolo agricolo (qui il testo). L’Odg, prima firmataria la Consigliera Elena Meini (Lega), impegna la Giunta regionale “a farsi portavoce affinché siano identificate nelle aree da bonificare, nei terreni abbandonati, nelle zone industriali obsolete e nei tetti delle strutture produttive anche agricole, i luoghi idonei all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, evitando che il suolo vocato all’agricoltura venga destinato principalmente a tale scopo”.