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PNRR: l’energia nelle Relazioni parlamentari e i prossimi passi
di Sara Tasca
La Commissione Bilancio della Camera e le Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Ue del Senato hanno approvato le Relazioni sulla Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), elaborate con riferimento al documento trasmesso lo scorso gennaio dal Governo Conte-bis. Entro il 30 Aprile il Governo dovrà inviare all’Unione Europea la versione definitiva del Piano, tenendo conto degli orientamenti contenuti nelle Relazioni: vista la prossimità della scadenza non sarà possibile un esame parlamentare della nuova Proposta, che sarà comunque presentata alle Camere dal Premier Draghi nelle sedute in programma lunedì 26 e martedì 27.
In merito alla governance del PNRR, entrambe le Relazioni sottolineano la necessità di una semplificazione delle procedure amministrative e degli oneri burocratici per consentire l’effettiva attuazione dei progetti, garantendo del pari un elevato livello di trasparenza per tutti i processi. La Relazione del Senato ha, inoltre, evidenziato l’esigenza di un “costante e mirato confronto con gli enti locali” su tutte le misure previste dal Piano.
Come di consueto, la maggior parte delle novità per il settore energetico è contenuta nella Missione 2, Rivoluzione verde e transizione ecologica.
Nella prima delle quattro Componenti, Agricoltura sostenibile ed economia circolare, le Relazioni di Montecitorio e Palazzo Madama suggeriscono l’introduzione di “interventi diretti a promuovere lo sviluppo del biometano agricolo, anche attraverso la riconversione degli impianti biogas esistenti”. La Relazione della Camera menziona, inoltre, l’importanza di “interventi volti a promuovere l’impiego della biomassa forestale italiana certificata per la produzione di energia”.
La seconda Componente della Missione 2 è dedicata a Energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile. Con riferimento alle Fer, le Camere ribadiscono la necessità di attuare una riforma delle procedure abilitative per le nuove installazioni e per la rigenerazione tecnologica degli impianti esistenti, “rendendo più accessibili i finanziamenti attraverso la semplificazione delle procedure di accesso e degli iter autorizzativi” e di promuovere, in modo complementare, i sistemi di accumulo. La Relazione del Senato contiene anche l’invito a prevedere la promozione dell’autoconsumo collettivo, delle comunità energetiche e di impianti industriali eolici e fotovoltaici di piccola taglia (mini e micro), ma anche a favorire “l’attuazione di progetti di impianti a fonti rinnovabili in grid parity in ambito industriale”, quali i Corporate Power Purchase Agreement (PPA).
In relazione all’idrogeno entrambi rami del Parlamento sono concordi sull’importanza di aggiornare il piano normativo e regolatorio necessario per l’affermarsi di una filiera nazionale integrata di sistema e di componenti (es. elettrolizzatori), di insistere sulla produzione di idrogeno nei trasporti e, infine, di valutare anche il sostegno allo sviluppo dell’idrogeno blu.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, le Relazioni di entrambe le Camere hanno rimarcato, tra le altre cose, la necessità di un rafforzamento delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, con particolare attenzione ai punti di ricarica ultraveloci (HPC). Infine, la Relazione del Senato menziona, oltre ad elettrico e a idrogeno, anche l’importanza del sostegno a bioGNL, biometano, biocarburanti e carburanti sintetici liquidi.
Quanto al tema Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici, oggetto della terza Componente, Camera e Senato hanno chiesto di prevedere tramite i fondi di Next Generation EU la proroga fino al 2023 della misura del Superbonus, operando al contempo una semplificazione delleprocedure burocratiche legate a tale incentivo ed estendendo la platea dei beneficiari. La relazione della Camera esprime, inoltre, “l’opportunità di valutare l’inclusione negli interventi trainanti per il bonus al 110% anche del teleriscaldamento efficiente e delle caldaie a biomasse avanzate”, ad oggi non incluse. Con specifico riferimento all’efficienza energetica nell’industria, la Relazione di Montecitorio fa presente al Governo “l’importanza di rivedere ed adeguare i meccanismi di sostegno (es. Certificati Bianchi) che consentono la realizzazione di interventi di efficientamento sui processi produttivi”. Infine, entrambi i rami del Parlamento sono concordi circa l’esigenza di realizzare investimenti volti alla riqualificazione e alla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico.