Newsletter subscribe

Registrandoti accetti la nostra informativa sulla Privacy

In Primo Piano, Parlamento, Post in evidenza, Ritratti

Nucleare in Italia: al via l’indagine conoscitiva alla Camera

Posted: 18 Marzo 2024 alle 9:45   /   by   /   comments (0)

di Caterina Castellani

Le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera hanno deliberato un’indagine conoscitiva sul nucleare. 

Come ha sottolineato l’onorevole Luca Squeri (FI), segretario della commissione Attività Produttive, responsabile energia di Forza Italia, ma soprattutto uno dei più attivi promotori di questo progetto «si tratta di un ulteriore passo avanti verso il ritorno di questa fonte energetica anche nel nostro Paese, un passaggio fondamentale per raggiungere l’obiettivo finale dell’indipendenza energetica». E ha aggiunto: «Soltanto attraverso l’approfondimento e la conoscenza, con una chiara individuazione di costi, benefici, impatto, opportunità e potenzialità, si potrà creare una nuova sensibilità sul nucleare anche nell’opinione pubblica, dopo che per troppo tempo hanno influito ostilità preconcette e ideologiche. Noi la transizione energetica vogliamo farla per davvero e non a chiacchiere».

L’onorevole Squeri è anche promotore del convegno “Nucleare in Italia: scenari e prospettive”, organizzato il 20 luglio scorso a Montecitorio, a cui è seguito il più recente evento di fine febbraio sull’indipendenza energetica. Entrambi tavoli di alto livello riuniti dal Dipartimento energia di Forza Italia, guidato appunto da Squeri, hanno visto tra i relatori, Eni, Enel, Edison, A2A, Terna, Snam e Ansaldo energia, che hanno espresso dal punto di vista scientifico le potenzialità sul piano energetico, economico e ambientale dell’atomo.

Ma tornando all’indagine conoscitiva, sarà l’occasione per approfondire le tecnologie, i costi, le potenzialità industriali e tutto ciò che è legato a un possibile riavvio di questa fonte di energia in Italia. Nonché il ruolo strategico del nucleare ai fini dell’obiettivo della decarbonizzazione. 

Intanto qualche dato. Lo studio pubblicato a gennaio 2024 da EY “L’energia nucleare è sul punto di una rinascita”, prevede, per il contesto italiano specifico, una generazione di valore aggiunto di 45 miliardi di euro, accompagnata da un risparmio di 400 miliardi rispetto a uno scenario basato solamente su fonti rinnovabili e centrali convenzionali. In termini occupazionali, si prevede la creazione di oltre 500 mila posti di lavoro entro il 2050, così come la creazione di 52 mila nuovi posti di lavoro a tempo pieno nel breve termine, esclusivamente legati alla fase di costruzione”.

Per quanto riguarda il sentiment circa il nucleare nel nostro Paese, il 54% degli individui vede con favore il ritorno dell’energia nucleare nel Paese, a patto che serva a ridurre significativamente l’ammontare dei costi in bolletta; il 20% è favorevole al nucleare in qualunque caso; infine, il 26% degli intervistati è contrario. A livello europeo, le opinioni sull’uso dell’energia nucleare rimangono in partecontrastanti.  Nonostante gli incoraggiamenti europei ad aumentare l’uso di tale fonte di energia, alcuni Stati membri, come la Spagna, hanno annunciato a dicembre di voler disattivare le proprie centrali nucleari. Tuttavia, questa decisione non esclude la possibilità che l’energia nucleare possa riemergere come risorsa significativa nel mix energetico globale. Nel corso della COP28 di Dubai, l’energia nucleare è stata riconosciuta nel Global Stocktake come un possibile strumento per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Infine, in un documento firmato da oltre 22 Paesi, si sottolinea l’impegno a triplicare la loro capacità di generazione di energia nucleare entro il 2050.