Newsletter subscribe

Registrandoti accetti la nostra informativa sulla Privacy

Dalle Istituzioni, Energia Elettrica, Gas, In Primo Piano, Parlamento, Post in evidenza

Modifica unilaterale dei contratti e colonnine di ricarica, cosa prevede il Milleproroghe

Posted: 26 Gennaio 2023 alle 18:08   /   by   /   comments (0)

di Sara Tasca 

Ormai da alcuni anni è prassi del Governo adottare, entro la fine dell’anno, un decreto-legge finalizzato a rimandare alcune disposizioni normative e a posticiparne la scadenza, in modo da garantire la continuità e l’efficacia dell’azione amministrativa. Questo provvedimento, che riguarda ambiti materiali diversi ed eterogenei, ha assunto la denominazione di decreto “milleproroghe”

Quest’anno il DL Milleproroghe è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 21 dicembre ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre. Il provvedimento è stato quindi trasmesso al Parlamento per la conversione in legge ed è stato assegnato in sede referente alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio del Senato

Sono soltanto due gli articoli di interesse in materia di energia. Il più rilevante è sicuramente l’articolo 11 che al comma 8 contiene le nuove disposizioni sulla modifica unilaterale dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale, prevista dall’articolo 3 comma 1 del DL 115/2022 cosiddetto “DL Aiuti bis”. In particolare, viene prorogata fino al 30 giugno 2023, la sospensione dell’efficacia delle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo. 

Viene inoltre precisato che tale sospensione non si applica alle clausole che consentono all’impresa fornitrice di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla loro scadenza. Si tratta di un chiarimento che, nei mesi scorsi, era stato richiesto a gran voce da diverse associazioni di operatori e che deriva da un’accesa controversia tra l’interpretazione fornita dall’Antitrust, che sosteneva che il divieto si dovesse applicare anche alle condizioni di contratti scaduti e soggetti a rinnovo, e quella sostenuta delle imprese del settore, secondo cui invece il divieto non doveva trovare applicazione con riferimento ai contratti scaduti. 

La contesa tra operatori e Agcm, sfociata in ricorsi al Tar, è stata segnalata dal Presidente dell’Antitrust Roberto Rustichelli al Governo, che ha quindi deciso di intervenire includendo nel DL Milleproroghe questa specificazione considerata necessaria per tutelare anche le imprese fornitrici, “che a fronte di aumenti dei prezzi di gas naturale di quasi 7 volte rispetto alla media degli ultimi anni, sarebbero state costrette a vendere energia per i prossimi mesi a un prezzo significativamente inferiore a quello di acquisto”. 

L’altra misura di interesse è quella contenuta al comma 3 dell’articolo 12 che estende alle annualità 2023 e 2024 la concessione dei contributi per l’acquisto di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, destinando a tal fine una quota delle risorse stanziate per la concessione di contributi per l’acquisto di autoveicoli elettrici nuovi (c.d. ecobonus).

Giovedì scorso è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti da parte dei parlamentari, che hanno depositato complessivamente circa 1300 proposte di modifica che si sono poi ridotte a circa 350 con i cosiddetti “segnalati”, ossia gli emendamenti che saranno effettivamente esaminati dalle Commissioni riunite. Tra gli emendamenti segnalati rientrano l’11.40 Liris (FdI), l’11.38 Patton (Autonomie) e l’11.39 Martella (PD) che mirano a prorogare di un anno i prezzi tutelati dell’energia elettrica per le microimprese. Le votazioni sugli emendamenti nelle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato inizieranno la prossima settimana e si punta a concluderle entro venerdì 3 febbraio, in modo da far arrivare il provvedimento in Aula al Senato tra il 14 e il 16 febbraio, dopo le elezioni regionali.