Newsletter subscribe

Registrandoti accetti la nostra informativa sulla Privacy

Energia Elettrica, Governo, In Primo Piano, Parlamento, Post in evidenza, Ritratti

Il DL Energia è legge, via libera dal Senato

Posted: 23 Novembre 2023 alle 11:23   /   by   /   comments (0)

di Emanuele Rosa e Martina Molino

Nella tarda serata di martedì 22 novembre il Senato ha approvato in via definitiva con voti 104 favorevoli, 74 contrari e un astenuto, il  disegno di legge di conversione del decreto-legge n.131 del 2023 recante “Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio” (a questo link l’articolo di Powerzine del 5 ottobre sulle misure più rilevanti introdotte dal decreto-legge). 

Sul provvedimento – meglio noto come DL “Energia” o in alcuni casi denominato DL “Bollette/Carburanti”- il Governo ha posto la questione di fiducia, così come già avvenuto alla Camera dei deputati lo scorso 16 novembre.

Il provvedimento è stato approvato da Palazzo Madama senza possibilità di ulteriori modifiche (il DL doveva infatti essere convertito entro il 28 novembre). 

Rispetto al testo deliberato dal Consiglio dei Ministri, le Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, hanno concluso l’esame in sede referente con l’approvazione di alcune lievi modifiche. Tra le novità l’introduzione dell’articolo 1-bis, che integra la disciplina inerente il monitoraggio delle configurazioni di autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, consentendo ai Comuni di richiedere all’Acquirente Unico “la prestazione di servizi informativi sulla base del Sistema informativo integrato”. 

Numerosi gli emendamenti (circa 200) presentati dai parlamentari di maggioranza e opposizione su crediti d’imposta, contributi per le imprese energivore, FER, autoconsumo, biometano, idrogeno, riduzione Iva su pellet. La gran parte di questi, tuttavia, è stata dichiarata inammissibile o in ultima istanza respinta

Anche in queste sede il dibattito parlamentare è arrivato a toccare i due “temi caldi” degli ultimi mesi, per quanto concerne il settore energetico: le procedure di assegnazione delle concessioni di grande derivazione idroelettrica e il superamento del regime di maggior tutela per i clienti domestici. 

Sull’idroelettrico l’Onorevole Zucconi, responsabile energia alla Camera di Fratelli d’Italia, ha proposto di sospendere per 18 mesi le gare per l’assegnazione delle concessioni, garantendo la possibilità ai gestori di proseguire purché si impegnassero a predisporre “un rilevante piano di investimenti”. L’emendamento non ha tuttavia superato il vaglio d’ammissibilità. 

Sul tema durante l’esame in Aula la questione è stata ripresa dai deputati di Forza Italia Maurizio Casasco, Luca Squeri e Catia Polidori che hanno presentato un ordine del giorno (su cui il Governo ha chiesto e ne ha ottenuto il ritiro) che impegnava il Governo “ad adottare le misure necessarie a consentire l’assegnazione delle concessioni di grande derivazione idroelettrica in favore dei concessionari uscenti, a fronte della contestuale adozione di piani di investimento per una durata proporzionale all’entità dei medesimi investimenti”.

Il confronto tra le forze politiche – anche all’interno della stessa maggioranza – è stato certamente più acceso su quello del “fine tutela”. Durante l’esame nelle Commissioni in sede referente alla Camera erano state proposte diverse proposte emendative volte a prorogare il mercato tutelato:  fino al 1° gennaio 2025 come da proposta degli Onorevoli Zucconi (Fratelli d’Italia) Andreuzza (Lega), Braga (Partito Democratico) e Cappelletti (Movimento 5 Stelle) o fino al 1° gennaio 2027 per l’energia elettrica sempre su proposta di Zucconi (Fratelli d’Italia). Da Fratelli d’Italia una proposta di proroga anche per i clienti domestici gas dall’Onorevole Rampelli che proponeva invece la data del 10 gennaio 2026. 

Nonostante il consenso bipartisan a livello parlamentare verso la proroga del mercato tutelato, la Commissione europea rimane fortemente contraria ad una ulteriore proroga in quanto la completa liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e gas è tra le cosiddette riforme abilitanti per  l’erogazione dei fondi del PNRR. 

Per questa ragione, i gruppi parlamentari di maggioranza decidevano di ritirare le proposte emendative sull’argomento mentre le opposizioni, invece, optavano per proseguire nella votazione, per poi vedere le proposte respinte, con il parere contrario del Governo, proprio alla luce dell’incertezza sulla fattibilità delle misure proposte rispetto al PNRR

In questo contesto, non sono mancate le critiche all’operato del Governo e della maggioranza: “Giudichiamo grave che il Governo voglia procedere lasciando inascoltate le richieste avanzate sia da noi che da gruppi di maggioranza”, commentava in una nota l’Onorevole Peluffo del Partito Democratico. Il Movimento 5 Stelle parlava addirittura di “corto circuito” della maggioranza, che ha ritirato i propri emendamenti su cui ci sarebbe stata una convergenza trasversale e ha poi bocciato gli stessi testi “fatti propri e messi al voto dalle forze di opposizione”.

Anche in questo caso sull’argomento sono stati presentati in Aula diversi ordini del giorno da tutti i principali partiti di maggioranza e di opposizione volti ad impegnare politicamente il Governo a considerare una proroga del mercato tutelato per i clienti domestici (vulnerabili e non).  

Il Governo ha accolto l’ordine del giorno del deputato Zucconi, non prima di averne chiesto (e ottenuto) una riformulazione più generica, che ha di fatto ha reso l’impegno del Governo meno stringente. Si impegna infatti il Governo a verificare con la Commissione europea la possibilità di adottare, in linea con gli impegni del PNRR, ogni opportuna iniziativa – compreso il rinvio – affinché la fine del mercato tutelato non comporti aggravi per i clienti domestici e sia accompagnata da una adeguata campagna informativa. L’Odg impegna inoltre il Governo a vigilare sul passaggio al mercato libero per evitare l’eccessiva concentrazione e comunicazioni eccessivamente aggressive. L’atto è stato votato da tutta la maggioranza mentre l’opposizione si è astenuta. Su questi due temi l’attesa degli addetti ai lavori resta alta in quanto è previsto che vengano affrontati nel più volte annunciato DL “Sicurezza energetica” o DL energia 2 su cui il Ministro Pichetto Fratin, a margine dell’assemblea pubblica di Proxigas, ha dichiarato che verrà approvato in Consiglio dei Ministri “quanto prima, o questa o la prossima settimana ma sicuramente entro fine mese”. Il Ministro ha tuttavia aggiunto che il dialogo con la Commissione europea va avanti e che “la grande discussione riguarda l’idroelettrico”.