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Efficienza energetica, In Primo Piano, Parlamento, Post in evidenza

Efficienza energetica: le novità in via di discussione parlamentare

Posted: 26 Novembre 2021 alle 11:14   /   by   /   comments (0)

di Sara Tasca

Nel corso delle prossime settimane il tema dell’efficienza energetica sarà all’attenzione del Parlamento su diversi fronti, essendo centrale nell’ambito dell’iter legislativo di alcuni provvedimenti attualmente all’esame della Camera e del Senato. 

Primo fra tutti il disegno di legge di bilancio 2022 che il Governo ha trasmesso al Senato il 12 novembre. Il testo della Manovra, acconsentendo a quanto richiesto dalla maggioranza delle forze politiche, estende il Superbonus 110% al 2023 per i condomini e gli IACP, stabilendone tuttavia una parziale riduzione al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 con la previsione di un tetto ISEE pari a 25.000 euro, limite valutato negativamente da diversi partiti politici in quanto ridurrebbe eccessivamente la platea dei beneficiari. Su questo punto la battaglia si giocherà in fase di approvazione parlamentare. 

Per quanto riguarda i c.d. bonus casa ed ecobonus, questi ultimi sono prorogati fino al 2024. Inoltre il Governo, facendo un passo indietro rispetto a quanto previsto nella prima versione del DDL di Bilancio, ha optato per una proroga delle opzioni della cessione del credito e dello sconto in fattura non solo per gli interventi ex articolo 119 del DL 34/2020 ma anche per le detrazioni ordinarie. Infine viene prorogato al 2023 il Bonus Facciate con una percentuale agevolata pari al 60%. 

Un altro provvedimento che tocca il tema dell’efficienza energetica è il c.d. «DL attuazione PNRR»: esso prevede il riconoscimento per imprese alberghiere e del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale di un credito di imposta all’ 80%, cedibile anche a banche e a intermediari finanziari, delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione di una serie di interventi, tra cui vengono compresi quelli di incremento dell’efficienza energetica delle strutture. Per i medesimi interventi è previsto anche un contributo a fondo perduto fruibile indipendentemente dal credito di imposta.                                

Le previsioni contenute nel decreto legge soddisfano quindi le aspettative di molti operatori e associazioni di categoria rappresentative del settore, favorevoli ad un’estensione dei bonus edilizi alle strutture alberghiere e turistico-ricettive. Il provvedimento, attualmente all’esame della Commissione Bilancio della Camera, istituisce anche un Fondo per gli investimenti nel settore turistico a valere sul quale sono concessi contributi diretti alla spesa «per gli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale» di importo non inferiore a 500.000 euro e non superiore a 10 milioni, realizzati entro il 31 dicembre 2025.   

Ad aver suscitato reazioni avverse sono invece le previsioni contenute nel c.d. «DL Anti-frodi» che introduce disposizioni volte a contrastare comportamenti fraudolenti e rafforzare le misure che presidiano la fruizione di alcuni crediti d’imposta e delle detrazioni per lavori edilizi. Tra le misure previste, per il Superbonus viene esteso l’obbligo del visto di conformità anche nel caso in cui la misura sia utilizzata dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. Mentre per quanto riguarda le detrazioni edilizie ordinarie si dispone, in caso di esercizio dell’opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, l’estensione dell’obbligo del visto di conformità e dell’obbligo di asseverazione della congruità di prezzi.

Al fine di chiarire alcuni dubbi interpretativi circa l’effettiva applicabilità del «DL Anti-frodi» il Governo ha presentato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento volto a trasferire il contenuto dello stesso nella Legge di Bilancio.