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Chiusa la COP 28, tutti i dettagli del difficile accordo

Posted: 14 Dicembre 2023 alle 17:50   /   by   /   comments (0)

di Isabella Alfano

Si è chiusa nella mattinata del 13 dicembre la COP 28 di Dubai. Si tratta della ventottesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che, questa volta, si poneva l’obiettivo di approvare un piano utile a transitare fuori dall’utilizzo del fossile accelerando quindi la transizione verde

I 198 delegati dei Paesi partecipanti alla Cop28 hanno dunque approvato il “Global Stocktake”, un elenco di impegni comprendenti le azioni da intraprendere per ridurre le emissioni di gas serra

I negoziati si sono rivelati tutto fuorché semplici. L’ultima bozza di accordo è infatti arrivata nella prima mattina di mercoledì e vede, tra le altre modifiche, l’eliminazione nel testo del cosiddetto “phase out”, formula indicante l’eliminazione graduale dei combustibili fossili  (voluta da più di 100 Paesi), e la sostituzione della stessa con la volontà di “transitare fuori dai combustibili fossili nei sistemi energetici in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico”. 

Entrando quindi nei dettagli, la meta è posta nell’azzerare le emissioni nette entro il 2050 e per fare ciò si prevede che venga raggiunto il picco di emissioni entro il 2025 (con alcune eccezioni per singoli Paesi quali per esempio la Cina). L’obiettivo del piano è quello di aiutare i Paesi ad allineare i loro piani climatici nazionali con l’accordo di Parigi del 2015, che chiede di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius

È bene ricordare che l’UE dispone attualmente delle normative più rigorose al mondo in materia di clima per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Tali emissioni sono state infatti ridotte del 32,5% rispetto al 1990, nonostante un aumento del PIL di oltre il 60%. È tuttavia altrettanto necessario che il conseguimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi venga supportato da una forte volontà politica, collaborazione internazionale e solidarietà globale

Si è detta quindi soddisfatta la stessa Unione Europea nelle vesti di Teresa Ribera, Vice Presidente del Paese alla guida della Presidenza di turno della UE, la quale ha commentato : “L’accordo dimostra che Parigi produce risultati e che possiamo andare oltre!”. 

Abbiamo posto le basi per la trasformazione”, ha dichiarato il Presidente della Cop28, Sultan Al-Jaber. “Per la prima volta in assoluto abbiamo scritto combustibili fossili nel testo (…) Siamo ciò che facciamo non ciò che diciamo, quindi sono importanti le azioni che metteremo in campo. Le future generazioni vi ringrazieranno”, ha aggiunto. “La Cop28”, ha infine evidenziato l’inviato USA per il clima John Kerry parlando in plenaria, è “una ragione per essere ottimisti in un mondo di conflitti, in Ucraina e in Medio Oriente, è uno straordinario risultato, anche perché era complicato mettere insieme tutte le istanze e ottenere il consenso”.