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Dai territori, Idrocarburi, In Primo Piano, Produzione di Energia, Sostenibilità

E&P, Irminio ottiene finanziamenti su riserve accreditate. È il primo caso in Italia

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Posted: 5 Agosto 2015 alle 15:03   /   by   /   comments (0)

Societè Generale, Bnp Paribas e Banca IMI hanno da poco concluso un accordo con Irminio srl per l’apertura di una linea di credito di 100 milioni di dollari per attività nel ramo E&P. Ma la vera notizia sta nel fatto che il finanziamento verrà concesso sulla base del criterio delle riserve petrolifere accreditate all’Azienda: nel comparto ricerca ed estrazione di idrocarburi italiano è infatti la prima volta nella quale una linea di credito sia garantita dalle riserve di idrocarburi della Società stessa. Si tratta in questo caso, da parte dei soggetti bancari, di riconoscere merito ad un lavoro condotto con serietà e competenza nel corso degli anni da parte di Irminio e del suo management.

Irminio opera infatti fin dagli anni ’80 nella ricerca, estrazione e coltivazione degli idrocarburi, in particolare in Sicilia, nella provincia iblea, territorio storicamente molto ricco di petrolio e di gas e che, a partire dal suo patrimonio architettonico, storico, artistico, economico e agricolo, è sempre stato culla di un modello di ottima coesistenza.

La Irminio sfrutterà il finanziamento ricevuto per sviluppare, in particolare, tre pozzi esplorativi già autorizzati nel Comune di Ragusa, dove è titolare dell’omonima concessione. In località Contrada San Paolino sono produttivi altri tre pozzi dell’azienda e un centro oli, dove il petrolio viene separato dal gas naturale e dell’acqua.

È giustamente orgoglioso di questi sviluppi l’amministratore delegato di Irminio, Antonio Pica: “Una buona parte dei nostri nuovi investimenti ricadranno, sia direttamente sia sotto forma di commesse a contrattisti locali, sul territorio siciliano – ha dichiarato il manager – e ne siamo particolarmente felici, considerando il momento economico così difficile per la Sicilia e per il Mezzogiorno”.

Questa ulteriore buona notizia per l’azienda estrattiva arriva dopo che a metà giugno era arrivato il nullaosta dal Comune di Ragusa per la concessione edilizia propedeutica all’avvio dei lavori di ricerca petrolifera in contrada Buglia Sottana. Un iter autorizzativo durato ben 7 anni e che Irminio ha completato confrontandosi apertamente con tutti i soggetti locali coinvolti.

Si pensi che l’azienda siciliana avvierà anche un progetto di ricerca che utilizza il calore prodotto dal cogeneratore Irminio in Contrada San Paolino per attività sperimentali e innovative destinate al comparto agro-zootecnico ragusano. Un progetto, durato nove mesi di lavoro, che ha messo insieme il comparto agricolo, l’Università di Catania e lo stesso Comune di Ragusa.

La trasparenza delle attività, la professionalità del team e le chances di sviluppo e crescita offerte al territorio, anche in termini occupazionali: sono questi i veri asset di Irminio, che racchiudono il valore aggiunto del suo operato e le fanno meritare – primi in Italia – il raggiungimento di questo importante traguardo.

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