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Corporate Social Responsibility, Governo, Parlamento, Unione Europea

Obbligo di Bilancio di Sostenibilità per le Aziende. Ultimi passi per il Decreto legislativo in esame in Parlamento.

Posted: 16 Novembre 2016 alle 12:55   /   by   /   comments (0)

La procedura di recepimento della Direttiva europea che introduce un obbligo di dichiarazione sulle informazioni di carattere non finanziario procede silenziosa ma costante: tempo di poche settimane e diverrà parte integrante dell’ordinamento legislativo italiano. Il 6 dicembre di quest’anno è il termine fissato dalla Direttiva entro il quale gli Stati Membri devono conformarsi a quanto previsto. L’Italia si sta impegnando a rispettare i tempi previsti e se non dovessero esserci ostacoli dell’ultimo minuto, dovrebbe riuscirci.

Dal 2017 rendicontare un Bilancio di Sostenibilità (chiamata Dichiarazione) diverrà quindi obbligatorio per molte grandi imprese: non solo una leva di comunicazione esterna e di cosiddetta accountability, ma un vero e proprio obbligo di legge, al pari del Bilancio economico.

Un paio di mesi fa davamo conto della consultazione voluta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze aperta a tutti gli stakeholder interessati (aziende, associazioni, società di revisione contabile…) in merito allo Schema di Decreto legislativo che recepisce la Direttiva 2014/95/EU relativa all’obbligo di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario. Completata la procedura di consultazione, il Governo ha recepito alcune delle osservazioni e trasmesso al Parlamento lo Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/95/UE recante modifica della direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni.

Le Commissioni Finanza e Giustizia del Senato e della Camera stanno esaminando il testo. Ricordiamo, infatti, che il Governo ha ormai individuato la prassi di trasmettere al Parlamento gli Schemi di Decreto legislativo prima di approvarli definitivamente e pubblicarli in Gazzetta Ufficiale. Le commissioni parlamentari esprimeranno quindi un parere che non è però vincolante.

COSA PREVEDE LO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO

A partire dal 1° gennaio 2017 gli enti di interesse pubblico (SPA e in generale le società italiane emittenti valori mobiliari ammessi alla negoziazione su mercati regolamentati italiani, banche, assicurazioni,..) che abbiano avuto, in media, durante l’ultimo l’esercizio finanziario un numero di occupati superiore a cinquecento e che alla data di chiusura del bilancio, abbiano superato almeno uno dei due seguenti limiti dimensionali: a) totale dello stato patrimoniale: 20.000.000 di euro; b) totale dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 40.000.000 di euro saranno obbligati a redigere una Dichiarazione individuale di carattere non finanziario. Gli enti di interesse pubblico che siano anche Società madri di altre Società dovranno redigere un Bilancio di sostenibilità consolidato.

Le Dichiarazioni, secondo l’articolo 3 dello Schema di Decreto legislativo, copriranno temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta alla corruzione e dovranno almeno descrivere: il modello organizzativo dell’impresa; le politiche aziendali adottate dall’impresa; i principali rischi, generati o subiti, connessi al business dell’impresa stessa.

Ancora più nello specifico, rispetto ai temi oggetto della Dichiarazione e con particolare attenzione ai temi energetico-ambientali, non potranno mancare informazioni relative a:

  1. a) utilizzo di risorse energetiche (distinguendo tra ricorso a fonti rinnovabili e non) e impiego di risorse idriche; b) emissioni di gas ad effetto serra; c) impatto attuale e prevedibile sull’ambiente

 

Sono previste sanzioni in caso di mancata redazione. Qui il testo dello Schema di decreto legislativo.