Newsletter subscribe

Registrandoti accetti la nostra informativa sulla Privacy

Dalle Istituzioni, Governo, Idrocarburi, Produzione di Energia, Regioni

Ombrina Mare e Monsignor No Triv

monsignor valentinetti ombrina mare no triv
Posted: 24 Settembre 2015 alle 16:53   /   by   /   comments (0)

Monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne e presidente della Conferenza episcopale abruzzese-molisana non “assolve” Ombrina, né tantomeno l’amministratore delegato della Rockhopper Italia Spa Sergio Morandi. Il “no” a Ombrina Mare è fermamente ribadito, oggi come ieri.

La concessione di coltivazione idrocarburi “Ombrina Mare” prevede la perforazione di 4-6 pozzi, la realizzazione di un serbatoio galleggiante per il trattamento e lo stoccaggio della produzione di olio. La piattaforma petrolifera è posizionata a 6 km dalla Costa dei Trabocchi (zona di San Vito, provincia di Chieti): in quanto concessione in area marina si prevede che l’iter autorizzativo sia di esclusiva competenza ministeriale (Ministero Attività produttive e Ambiente). Proprio il Ministero dell’Ambiente, a inizio agosto, a sette anni dall’autorizzazione per la costruzione della piattaforma (nel 2008), ha emanato il decreto di compatibilità ambientale per Ombrina Mare: la Società può quindi procedere.

Ma le anime dei fedeli, minacciate dal progetto di estrazione di petrolio al largo delle coste abruzzesi, non ci stanno a farsi corrompere. A che servono del resto le autorizzazioni dei Ministeri a garanzia della legittimità e controllo sul progetto? La Comunità pastorale “sa” che il progetto di esplorazione è dannoso per l’ambiente e il sempiterno “bene pubblico e comune” (e chi ci lavora? e il legittimo diritto a “fare” nel rispetto delle regole?).

Non è nemmeno servito l’incontro tra la Conferenza episcopale locale e l’Amministratore delegato Morandi che voleva rassicurare l’intera comunità pastorale dando risposte a pur legittimi dubbi e paure. I vescovi vogliono essere non solo ascoltati, ma tenuti al corrente sul futuro del progetto, rivendicando anche il diritto a vedere riconosciute le legittime aspettative: “I vescovi di Abruzzo e Molise rimangono fermi sulle loro posizioni. Del resto seguiamo la situazione da anni e più volte abbiamo preso posizione a riguardo anche attraverso documenti pastorali, avevamo anche strappato promesse dai politici locali in un convegno pubblico e ci sembra giusto che tali impegni vengano mantenuti”. Così disse Monsignor Valentinetti, “pastore” delle fedelissime anime No Triv.